News

Come le aziende usano il marketing durante le feste commerciali

Il Marketing che fa parlare: scopri i brand che hanno fatto la differenza

Per i marketing addicted, le festività commerciali – come San Valentino, la Festa della Donna, la Festa del Papà e la Festa della Mamma – sono momenti strategici per i brand. Non si tratta solo di incrementare le vendite con promozioni e offerte, ma di costruire un legame autentico e memorabile con il proprio pubblico.

I brand migliori sanno che per distinguersi non basta un semplice sconto: serve una narrazione forte, un messaggio che tocchi il cuore del consumatore e una creatività capace di rimanere impressa nella memoria collettiva.

Marketing emozionale: quando il messaggio conta più del prodotto

Una delle leve più efficaci è il marketing emozionale. Gillette ne è un esempio con la campagna Go Ask Dad, pensata per la Festa del Papà. Il concept è semplice ma potente: i ragazzi cercano sempre più spesso risposte su Internet anziché rivolgersi ai propri padri. Lo spot mostra giovani che, messi di fronte a questa realtà, riscoprono il valore dell’interazione con i propri papà. Risultato? Milioni di visualizzazioni, commenti commossi e una brand image rafforzata da un messaggio sincero.

Anche IKEA ha saputo giocare fuori dagli schemi con  “Ex in a Box”, la sua campagna di San Valentino. Qui l’azienda unisce ironia, inclusività e marketing di prodotto: scatole e contenitori per archiviare letteralmente i ricordi di una relazione finita. Un’idea brillante, pensata per i single che soffrono per amore. Il messaggio? Fai spazio nel cuore e nella casa con le soluzioni IKEA. Una dimostrazione che rompere i cliché può creare connessioni più forti col pubblico.

Quando il prodotto diventa messaggio 

Altri brand preferiscono lanciare prodotti o edizioni speciali.

È il caso di Mattel, che con la linea Barbie “Shero” – ora “BARBIE ROLE MODEL” – celebra ogni anno, l’8 marzo, donne straordinarie che hanno lasciato un segno nella società. L’obiettivo non è solo vendere una bambola, ma ispirare: ogni bambina può diventare ciò che desidera. Una campagna che ha fatto scuola e che continua a rinnovarsi ogni anno.

Nel mondo dello sport, NIVEA Men ha saputo raccontare la Festa del Papà con la campagna “The Surprise”, in collaborazione con il Liverpool FC. Padri e figli, uniti dalla passione per il calcio, protagonisti di storie emozionanti che hanno generato forte engagement e rafforzato il posizionamento del brand.

Creatività digitale: quando il brand parla la lingua dei social  

Un caso emblematico è Peroni con la campagna “Peroni Per Sempre” del 2019. Per San Valentino, il brand ha aperto un profilo su Tinder per “matchare” con i fan. Gli utenti potevano interagire direttamente con Peroni in un gioco ironico e coinvolgente. Una strategia perfetta per sfruttare i nuovi linguaggi digitali e parlare alle nuove generazioni in modo memorabile.

Campagna #AlmostFathersDay di EasyJet

EasyJet #AlmostFathersDay

Anche EasyJet ha colto l’occasione con ironia con la campagna “#AlmostFathersDay”. Su Instagram, ha invitato i futuri papà a postare le loro foto “da pancione”, premiandoli con un viaggio. Una comunicazione leggera ma empatica, capace di legare il brand a un momento personale e irripetibile della vita.

Pandora invece ha puntato sull’emozione pura con “The Unique Connection”: in un video virale, alcuni bambini bendati riconoscevano le proprie madri solo toccandole. Un esperimento sociale toccante, che ha rafforzato il valore simbolico dei gioielli Pandora come testimoni del legame tra madre e figlio.

Infine, Chicco ha scelto la via dell’ironia per la Festa del Papà, pubblicando un meme che ritrae un papà “vittima” della creatività della sua bambina, coperto di smalti e accessori colorati. Un contenuto semplice e virale, che ha reso il brand più vicino alla quotidianità delle famiglie.

E i risultati? 

Oltre all’incremento delle vendite nel breve termine, campagne come quelle di IKEA o Barbie lasciano un impatto duraturo: rafforzano la brand loyalty, migliorano la reputazione e creano un’identificazione più profonda con i valori del marchio. Le aziende che sanno cogliere lo spirito delle festività e trasformarlo in una narrazione coerente e coinvolgente sono quelle che lasciano davvero il segno.

E nel marketing, essere ricordati è l’unica cosa che conta davvero.